A cura di:
BARBERA Marzia
Nell’aprile 2018 è stata rinnovata la Convenzione tra Musil, Università degli Studi di Brescia e Fondazione Micheletti, per lo svolgimento di attività connesse al lavoro che cambia e ai profili della sicurezza sul lavoro, anche in collegamento con il nuovo sito museale in via di costruzione a brescia. Nel solco delle Convezione precedente sono state svolte numerose attività che si collocano nel Pilastro della Terza Missione dell’Università, intesa come valorizzazione e impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della Società. Nell’ambito delle Progetto “Musil: nuovi spazi per la sicurezza” – frutto della collaborazione tra Università degli Studi di Brescia, Fondazione Micheletti, Musil e Inail di Brescia – nell’aprile-maggio 2011 e poi nel novembre 2013 si sono svolte le attività dedicate agli studenti delle scuole primarie, secondarie e dell’Università degli Studi di Brescia. A queste attività si sono affiancati momenti seminariali e di discussione sul tema della prevenzione e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Il Progetto è stato finalizzato alla diffusione della cultura della sicurezza mediante la promozione di attività didattico-culturali, rivolte agli studenti di ogni ordine e grado, attraverso metodologie didattiche fossero in grado di coinvolgere i più giovani utilizzando un linguaggio, parlato e visivo, più vicino alla loro sfera cognitiva: un Teatro dei Burattini, per gli studenti delle scuole primaria e secondaria di primo grado, e un Teatro Forum per gli studenti delle scuole superiori e dell’Università. Il Progetto è stato curato dalla dott.ssa Francesca Malzani (Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia, Osservatorio sul mercato del lavoro e sulle relazioni collettive) e dal Prof. Pier Paolo Poggio (Direttore del Musil). Le attività sono state finanziate dall’Inail di Brescia ed hanno ottenuto il Patrocinio dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Gli spettacoli sono diretti da artisti di fama internazionale: per il Teatro dei Burattini, il Maestro Edgar Dario Gonzalez; per il Teatro Forum, Rui Frati, Direttore del Teatro dell’Oppresso di Parigi. I progetti per gli studenti, di cui segue una sintetica descrizione e un riscontro in termini numerici e di apprezzamento, muovono dall’idea che la cultura della sicurezza debba pervadere la società civile prima ancora che assurgere a obbligo del datore di lavoro e degli altri soggetti istituzionali e che tutta la comunità debba dare il suo contributo. La cultura della sicurezza è, innanzitutto, cultura della legalità e i giovani devono essere messi a contatto con questi temi il prima possibile. Le attività culturali rappresentano, secondo l’approccio assunto dagli organizzatori, una buona prassi che si vorrebbe perpetuare anche in futuro. TEATRO DEI BURATTINI “Occhi Aperti” di Edgar Gonzalez “Chango” (scuole elementari e medie) Sono stati proposti spettacoli di burattini, incentrati sul tema della sicurezza sul lavoro, della durata di 45 minuti circa. La drammaturgia è semplice, festiva, farcita di canzoni e giochi scenici, con spazio alla satira. Dopo ogni rappresentazione gli artisti e gli insegnanti hanno sollecitato un dibattito tra gli allievi, chiedendo di esprimere a modo loro (con brevi pensieri, con disegni) le sensazioni suscitate dallo spettacolo, con la finalità di stimolare e sviluppare lo spirito critico dei giovani. Gli spettacoli del Teatro dei Burattini si sono tenuti nel maggio 2011 (articolati in 20 performance destinate a diversi gruppi di studenti, hanno coinvolto 650 alunni: Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado di Cedegolo, Brescia; Scuola Primaria Camillo Golgi. Berzo Demo, Cedegolo, Brescia; Scuola Secondaria di primo grado Leonardo Da Vinci di Castenedolo, Brescia; Scuola Primaria Angolo Terme, Brescia; Scuola Primaria di Sellero, Brescia; Scuola Primaria ai Caduti, Rodengo Saiano, Brescia; Scuola Primaria Sacca-Esine, Brescia; Scuola Primaria Angelo Canossi, Brescia) e nel novembre 2013 (articolati in 10 performance destinate a diversi gruppi di studenti, hanno coinvolto 550 alunni: Scuola primaria Goini e Scuola secondaria di primo grado Perlasca di Rezzato, 7-8 novembre 2013, presso Pinacoteca dell’Età Evolutiva, via Disciplina, Rezzato; Istituto Comprensivo Centro 1 di Brescia, 12-13-14 novembre 2013, viale Piave, Brescia). TEATRO IN FORUM di Rui Frati (scuole superiori e universitari) Il Teatro in Forum è una delle emanazioni italiane del Teatro dell’Oppresso di Parigi, diretto da Rui Frati. Si occupa specificamente di sicurezza e prevenzione ambientale e occupazionale, portando all’interno del mondo del lavoro una esperienza teatrale nata nell’ambito delle istituzioni psichiatriche e manicomiali, basata sull’interazione, che oggi si è diffusa in diversi ambiti della società. Il termine “Forum” deriva dal fatto che il Teatro mette in scena una o più situazioni sulla quale gli spettatori possono intervenire, ovvero, nelle parole del direttore Rui Frati “trasformabili dagli spettatori”. Il metodo va oltre un approccio puramente cognitivo, per favorire lo sviluppo espressivo, stimolando un approccio partecipato alle problematiche, tentativi di risoluzione, a partire dalla particolare realtà della messa in scena. L’obiettivo è incoraggiare un atteggiamento attivo e responsabile verso il tema della sicurezza ovvero contrastare la fatalità con cui spesso viene pensato e vissuto il lavoro ed i rischi che comporta. In sostanza si prefigge di implementare la cultura della sicurezza tramite l’emozione della rappresentazione teatrale e la partecipazione alla performance. Gli spettacoli del Teatro Forum, articolati in 6 performance destinate a diversi gruppi di studenti, hanno coinvolto circa 150 studenti in entrambe le edizioni e si sono tenute tra il 6 aprile e il 12 maggio 2011 (Liceo Arnaldo di Brescia: 6 aprile 2011, h. 10-13; Università degli Studi di Brescia – Dipartimento di Giurisprudenza: 6 aprile 2011, h. 14.30-17.30; CF AIB Ome: 3 maggio 2011, h. 10-13; Liceo Arnaldo di Brescia: 12 maggio 2011, h. 14.30-17.30; CF AIB Ome: 12 maggio 2011, h. 10-13; Università degli Studi di Brescia – Dipartimento di Giurisprudenza: 3 maggio 2011, h. 14.30-17.30) e tra il 17 marzo e il 5 maggio 2014 (Liceo Arnaldo di Brescia: 17 marzo 2014, h. 10-13; Università degli Studi di Brescia – Dipartimento di Giurisprudenza: 17 marzo 2014, h. 14.30-17.30; CF AIB Ome: 14 aprile 2014, h. 10-13; Liceo Arnaldo di Brescia: 14 aprile 2014, h. 14.30-17.30; CF AIB Ome: 5 maggio 2014, h. 10-13; Università degli Studi di Brescia – Dipartimento di Giurisprudenza: 5 maggio 2014, h. 14.30-17.30). Anche in questo caso il riscontro da parte dei docenti e degli studenti è stato molto positivo e verificabile nella partecipazione attiva degli studenti sia nella prima parte dello spettacolo sia nella seconda dedicata al laboratorio in gruppi. CICLO DI INCONTRI CINEFORUM (Studenti Universitari) Sono stati organizzati incontri di discussione rivolti agli studenti, sia presso la Facoltà di Giurisprudenza (ora Dipartimento di Giurisprudenza) che presso il Musil di Rodengo Saiano, per cercare di creare una rete stabile di momenti di approfondimento e dibattito tra gli studenti, autori/registi ed alcuni critici cinematografici. In considerazione del ruolo molto incisivo che possono avere i documentari video nel raccontare esperienze e situazioni lavorative che coinvolgano problematiche attinenti la sicurezza dei lavoratori, si è istituito, nell’ambito dalla V edizione del Premio nazionale Gavioli, una sezione speciale dedicata a “Salute e sicurezza sul lavoro” con uno specifico riconoscimento. I materiali pervenuti e selezionati vengono annualmente divulgati nel circuito scolastico ed universitario nell’ambito del Corso di gestione del personale e sicurezza sul lavoro. COMUNICAZIONE E CULTURA DELLA SICUREZZA: MODELLI ESISTENTI E POSSIBILI. LE BUONE PRASSI NEL TERRITORIO BRESCIANO La parte del progetto dedicata alla ricerca è stata sviluppata muovendo dall’evoluzione dei modelli di comunicazione utilizzati in materia di salute e sicurezza, con particolare attenzione alla realtà bresciana e ad alcune aziende leader del nostro territorio. L’attenzione è stata rivolta al comparto manifatturiero, fortemente rappresentativo della realtà bresciana, ponendo al centro dell’indagine la trasformazione avvenuta nell’impostare il tema della prevenzione, in collegamento anche con i mutamenti tecnologici; gli strumenti e le prassi adottate in tema di rischi connessi al lavoro; la percezione che lavoratori, tecnici, manager e imprenditori hanno delle problematiche della sicurezza e salute in ambito manifatturiero, tenendo conto anche del particolare contesto definito dalla crisi economica in atto. L’individuazione di buone prassi è rilevante per i giuristi perché è banco di prova per valutare l’alternanza di tecniche normative in una materia, come quella della salute e sicurezza, che è sempre stata contraddistinta da una regolazione di tipo cogente sia a livello nazionale che sovra nazione. Il risalto attribuito alle buone prassi dai più recenti interventi comunitari e dal cd. Testo Unico sulla sicurezza (d.lgs. 81/2008) impone di rivedere il rapporto tra norma vincolante e condotta volontaria del datore di lavoro, per valutarne l’incidenza in termini di responsabilità sociale e di premialità verso le imprese più sensibili ai temi della prevenzione, come avviene in altri paesi europei (ad es. in Spagna nei confronti delle cd. empresas saludables). Al fine di individuare l’innovatività dei percorsi di informazione e formazione adottati nel territorio, sia dalle imprese che dalle istituzioni preposte, è stato fondamentale il confronto con l’esperienza del Dasa di Dortmund e la costruzione di un network con altre realtà museali che si occupi dei temi citati. Nel 2005 e nel 2010 alcuni rappresentanti del Dasa sono stati ospiti della Facoltà di Giurisprudenza durante incontri Seminariali di discussione sul ruolo del Museo nella diffusione della cultura della sicurezza. L’esperienza del Dasa è forse unica nel panorama europeo (http://www.dasa-dortmund.de/en/Homepage.html). L’impostazione del percorso museale mostra da subito un netto distacco dall’idea tradizionale di museo imperniato su una “collezione di oggetti”. Al Dasa le tematiche del lavoro che cambia e della tutela della salute e della sicurezza (intese, nell’accezione più ampia, di benessere lavorativo) sono presentate non solo partendo dalla persona come elemento centrale, ma soprattutto attraverso una presentazione “non catastrofica” del tema della sicurezza. Nel 2009 una delegazione composta da docenti universitari, tra cui la scrivente, rappresentanti delle parti sociali e del Musil si è recata al Dasa per individuare dei percorsi innovativi funzionali alla diffusione della Cultura della sicurezza. Nel 2011 la costante collaborazione tra il DASA e il MusIL si è concretizzata nell’organizzazione presso la sede di Dortmund, della XVI edizione del Micheletti Award, dedicato ogni anno al miglior museo europeo in campo tecnico-industriale (cfr. http://www.luigimichelettiaward.eu/home/). I risultati della ricerca sono stati presentati in occasione del Seminario Le buone prassi in materia di sicurezza, organizzato dalla scrivente in collaborazione con l’Inail, tenutosi il 2 dicembre 2014 presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia.
Partner dell’attivita’:
Dipartimento: DIGI
Anni di svolgimento: 2017 – Presente
Record ID: 18