Attività dipartimentali
Laurea HC Manlio Milani
Adamello
Accesso agli Studi a Detenuti del carcere di Verziano
Inaugurazione dell’Anno Accademico
Progetto MUSIL – Nuovi spazi per la sicurezza
Progetto Osservatorio sulla contrattazione collettiva di secondo livello
Il lavoro e l’Europa
Una lezione al cinema
Dialoghi sulla giurisprudenza Regole Conflitti e Soluzioni a Brescia 16 novembre 2018
Principi di responsabilizzazione e congruita’ della sanzione. Il ‘castigo’ a scuola
Summer Camp organizzati nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamentoâ PCTO
Il contenzioso in materia di acque pubbliche tra giudice ordinario e giudice amministrativo
I tavoli d’arte. Cultura e diritto
sensibilizzazione dei partner di ricerca cinesi sull’emergenza COVID a Brescia – donate 20000 mascherine all’ospedale Civile di Brescia
L’ultima cosa bella. Accompagnare la fine della vita
Corsi di aggiornamento per il personale docente degli istituti scolastici superiori
Bullismo e cyberbullismo: aspetti psicologici e giuridici
10 anni di cliniche legali. Il ruolo delle cliniche legali nell’accesso alla giustizia e nella formazione giuridica
La Costituzione va in scena. Invito alla cittadinanza attiva
Progetto Clinica del Lavoro
Progetti di contrasto alla illegalita’
Educazione alla legalita’
Supporto alle vittime di reati associativi
Formazione di Guide Spirituali islamiche
Tavolo interreligioso con Comunita’ islamiche
Patto Bresciano con Islam italiano
Percorsi formativi di Giustizia Riparativa in scuole secondarie
Promozione della Giustizia riparativa
Partenariato per collaborazione Universita’ – Carceri
Collaborazione tra studenti e popolazione carceraria
Accesso di commissioni di esame a carceri
Accesso Docenti e Ricercatori a Carcere Verziano per orientamento Universitario
Accesso al Polo Universitario di Verziano
La memoria della violenza
Accesso agli Studi a Detenuti del carcere di Verziano
Contamination Lab (C Lab-UniBS) dell’Universita’ degli Studi di Brescia
Redazione di massime di provvedimenti del Tribunale di Brescia e loro pubblicazione, unitamente ai provvedimenti massimati.
Progetto Alternanza scuola – lavoro
Iniziative in favore del Dialogo Interreligioso
Career Day
Conferenza di tipo divulgativo dal titolo Maryam Mirzakhani per il progetto Vie bresciane da dedicare alle donne
Partecipazione al 1. Festival della Pace
Attività comuni di Ateneo
Ad Maiora
PhD Day
Inaugurazione dell’Anno Accademico
CLab-UniBS: Il Contamination Lab dell’Universita’ di Brescia
Associazione Alumni dell’Universita’ di Brescia
Universita’ sostenibile
Orientamento in ingresso: gli UniBSDays
Spinoff: Yonder srl
Spinoff: Diadem srl
Metodo per la decontaminazione dei substrati inquinati da sostanze organiche ed elementi pesanti
Meet Me Tonight – La notte dei Ricercatori
La Terza Missione nel Piano Strategico del Dipartimento
a. Le attività culturali e sociali (Public Engagement)
Il DiGi si inserisce a pieno titolo nella strategia d’Ateneo diretta a «partecipare e contribuire attivamente al processo di crescita culturale del territorio», mettendo a disposizione le proprie conoscenze nel campo delle scienze umane e sociali. La cornice di riferimento del PSdA è rappresentata dal libro bianco “Brescia 2030”, suddiviso per laboratori tematici: (i) industria e impresa; (ii) turismo e cultura; (iii) istruzione e formazione, e quest’ultima nelle sue diverse articolazioni fra le quali, specialmente, la sezione «intercultura e cittadinanza democratica»; (iv) servizio civile universale; (v) salute e benessere.
Il DiGi intende altresì contribuire ad «Implementare una visione di sviluppo del territorio di lungo periodo in collaborazione con gli altri stakeholder» e «Promuovere iniziative di formazione avanzata in collaborazione con enti, associazioni, imprese», quali obiettivi strategici fissati nel PSdA (§ 5.5.3.1).
In particolare, si segnalano una serie di attività culturali, educative e sociali che già contribuiscono grandemente alla promozione del sapere collettivo e dello sviluppo sostenibile della società bresciana, alcune delle quali sono evidenziate nella voce di Terza missione della pagina web del DiGi.
Approfondisci
Tra le molte, si sottolineano:
- il Dottorato di ricerca in Business and Law, che punta a formare studiosi e professionisti capaci di comprendere la rilevanza di valori, istituzioni e regole per una responsabile e sostenibile attività d’impresa;
- l’attività delle Cliniche legali in chiave di terza missione, per la scelta dei casi da trattare, sempre improntata a valutazioni in cui l’impatto sociale e la tutela di soggetti svantaggiati ha un ruolo predominate, e per i legami con il territorio, attraverso il coinvolgimento attivo di avvocati, consulenti del lavoro e NGO operanti nella provincia bresciana;
- gli osservatori, i laboratori e i centri di ricerca del Dipartimento, tutti orientati a un’interazione diretta con la società e alla creazione di beni pubblici che aumentino il benessere della società in termini culturali, sociali, educativi o di consapevolezza civile: l’OSMER (Osservatorio sul Mercato del lavoro e sulle Relazioni collettive); l’OSDEC (Osservatorio per gli Studi di Diritto Comparato ed Europeo), il LOG (laboratorio sugli studi di genere e le politiche di pari opportunità); il LACIS (che indaga i temi della dinamica conflittuale degli Stati democratici occidentali e della cittadinanza); il CREAF (Centro Interdipartimentale di Ricerca on European Affairs);
- le diverse iniziative promosse in collaborazione con la casa di reclusione di Verziano per la creazione di un “Polo univeristario” e per agevolare l’accesso agli studi universitari degli studenti detenuti;
- la partecipazione al gruppo di Ateneo U4P (University for Peace) – formato da docenti appartenenti alle quattro macro-aree di Economia, Giurisprudenza, Ingegneria e Medicina – che si propone come obiettivo di costituire, a livello universitario nazionale, un network per la pace “positiva”.
- La particolarità di un contesto sociale a forte immigrazione come quello bresciano richiede lo sforzo congiunto di tutte le istituzioni e realtà associative del territorio, e vede in effetti il DiGi già da tempo impegnato in progetti di valore (ad es. il Progetto FAMI 2014-2020 della Prefettura di Brescia; il Corso di Formazione rivolto ai Ministri di culto islamico della Provincia di Brescia).
Ancora, le tematiche affrontate in diversi progetti europei del DiGi già sopra richiamati, oltre all’impatto sulle ricerche, hanno «una forte ricaduta sul territorio, nazionale e internazionale attraverso la formulazione di linee guida e/o corsi rivolte agli stakeholders di volta in volta interessati» (cfr. scheda Riesame TM).
Inoltre, si deve dar conto della recente convenzione sulla “Giustizia Predittiva” tra la Corte d’Appello di Brescia, il Tribunale ordinario di Brescia e l’Università degli Studi di Brescia finalizzata ad assicurare un’adeguata qualità della giustizia e a creare un raccordo di comunicazione e di interscambio con il territorio. Il progetto fornirà agli operatori del diritto e, più in generale, agli utenti la possibilità di stimare la probabile durata di un eventuale procedimento e di vagliare le possibilità di accoglimento di una domanda giudiziale avanzata in una certa materia. Sarà in capo all’Università degli Studi di Brescia la creazione di un gruppo di lavoro composto da professori, ricercatori e laureati che sarà chiamato a fornire, sulla base dei provvedimenti, una banca dati a disposizione degli Uffici giudiziari. Si ricorda, infine, la presenza dell’Osservatorio bresciano sulla giurisprudenza commerciale che intende essere una “finestra”, coordinata dal Dipartimento di Giurisprudenza e dal Dipartimento di Economia e Management, sulla casistica inerente un campo conoscitivo – il diritto degli affari – in permanente movimento, anche normativo.
Si segnalano poi, in chiave di TM, le molteplici iniziative di orientamento e divulgazione con le scuole superiori, come le giornate “Uno su cento”, gli “Open days” e gli “Open Afternoons” già sopra richiamate (v. § a.2).
Grazie all’attività convegnistica, svolta col patrocinio dei locali ordini professionali di avvocati, commercialisti, notai e medici, il DiGi si propone sempre più come istituzione impegnata anche nella formazione e nell’aggiornamento di qualità dei professionisti bresciani. I membri del DiGi sono inoltre impegnati su più fronti, per lo più a titolo individuale, in attività di divulgazione e di collaborazione con istituzioni di cultura e sociali, associazioni di categoria ed enti pubblici e privati.
La ricchezza delle attività di TM dovrà essere adeguatamente rilevata e censita, come si prefigura nell’ultima relazione di TM approvata dal Consiglio di Dipartimento, per valutarne l’impatto sulla società. A tal fine, si è già provveduto ad affiancare alla figura del/la delegato/a TM, nell’organigramma del DiGi, una Commissione per la TM che coadiuverà nell’azione di sintesi periodica tra le iniziative autonomamente avviate dai membri del Dipartimento, allo scopo di garantire un efficace ed armonico sviluppo delle attività, la loro coerenza con gli indirizzi strategici e programmatici approvati dal Consiglio di Dipartimento, ed il coordinamento con le azioni di Terza Missione programmate e intraprese dall’Ateneo. Si prevede altresì di elaborare criteri per la distribuzione delle risorse che tengano conto dell’attività di TM e di curare la redazione di budget annuale e pluriennali di spesa di tale ambito di attività. Sarà, infine, necessario elaborare indicatori precisi anche in riferimento alle attività di TM (peraltro, assenti a livello nazionale).
[Cfr. Scheda di riesame Ricerca e TM; Relazione di TM].
B. Il Placement
Il DiGi persegue l’obiettivo di accompagnare i propri studenti nel mondo del lavoro, attraverso diverse iniziative, con l’intento sia di concludere positivamente la propria missione formativa nei confronti dei laureati che abbiano terminato il percorso di studi, sia di diffondere dati occupazionali positivi (così come rilevati sia in termini quantitativi che qualitativi) a fini di orientamento e per la promozione dei corsi stessi.
A tale scopo, è già da tempo utilizzata la piattaforma Alma Laurea che fotografa nel breve e medio periodo la situazione occupazionale dei laureati, e il loro grado di soddisfazione in relazione alla spendibilità del titolo acquisito. La disponibilità di dati il più possibile completi ed esaustivi rappresenta un obiettivo da perseguire anche in questo caso attraverso la sollecitazione a compilare i questionari di gradimento diretti ai laureandi e ai laureati dei corsi del DiGi.
Quanto alle attività di orientamento, l’esperienza delle Cliniche legali rileva anche come occasione di apertura verso il mondo lavorativo, anzi tutto dal punto di vista dei contenuti innovativi dell’apprendimento, in qualche modo anticipatori rispetto all’attività del giurista, ed in particolare di quanti ambiscano all’esercizio delle professioni legali; in secondo luogo, come occasione di contatto personale e di conoscenza reciproca tra avvocati e professionisti del mondo del diritto, da un lato, e gli studenti, dall’altro lato, i quali ultimi potranno più facilmente indirizzare la propria attività di praticantato o selezionare con maggiore consapevolezza i possibili sbocchi occupazionali.
In questa chiave, si pone senz’altro anche la Scuola per le professioni legali (vedi sopra, § a.5), poiché il Diploma di specializzazione, oltre che rappresentare l’esito di una qualificata formazione post laurea, equivale ad un anno di pratica prodromico al superamento degli esami e dei concorsi per il conseguimento dell’abilitazione alla professione di notaio ed avvocato, ed è inoltre titolo utile per la partecipazione al concorso in magistratura, oltre ad essere titolo preferenziale per la nomina e la conferma dei magistrati onorari e dei vice procuratori onorari.
Il DiGi intende dunque perseguire la strada fin qui tracciata, valorizzando ed aggiornando queste attività utili anche in chiave di orientamento al lavoro.
Inoltre, nella prospettiva di connettere Università e mondo del lavoro, i Tirocini di Studio e gli Stage previsti sia nell’ambito del CdS Magistrale sia in quello Triennale hanno importanza significativa e peculiare.
Per quanto riguarda i tirocini, essi si inseriscono nel quadro di una normativa nazionale che ne delinea modalità, tempi e procedure in funzione degli sbocchi professionali ai quali ineriscono, che prevedono un periodo di pratica propedeutico a un concorso finalizzato all’accesso ad albi professionali. In particolare, lo svolgimento di un periodo di tirocinio di 18 mesi è previsto dalla Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense al fine di sostenere l’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato; tale periodo può essere svolto per non più di 6 mesi, in concomitanza con il corso di studio per il conseguimento del diploma di laurea in giurisprudenza. Analogamente, per sostenere l’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di consulente del lavoro è necessario il previo svolgimento di un di tirocinio di 18 mesi di carattere teorico-pratico finalizzato a conseguire le capacità necessarie per l’esercizio della professione; tale tirocinio, per i primi 6 mesi può essere svolto, in concomitanza con il corso di studio. Il DiGi, dunque, si impegna a garantire la possibilità del tirocinio anticipato agli studenti che intendano usufruirne nell’ambito delle convenzioni in essere con i rispettivi ordini professionali e nel rispetto delle esigenze formative degli studenti stessi. Si tratta di un’attività da poco avviata e, dunque, ancora in fase di sperimentazione, che richiederà perciò un costante monitoraggio ed eventuali interventi migliorativi.
Gli stage, finalizzati a realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito dei processi formativi e ad agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro (art. 1 D.M. 142/1998), possono essere svolti presso organismi esterni, di natura privatistica o pubblicistica, purché convenzionati con l’Università. Per il CdS Triennale sono contemplate le seguenti tipologie di stage: (i) obbligatorio, ovvero previsto dal decreto istitutivo del Corso di laurea in consulente del lavoro e giurista di impresa; (ii) finale (Project work), cioè diretto alla stesura della prova finale del CdS Triennale, da svolgersi su un arco temporale di durata non superiore ai 3 mesi (durata prolungabile fino a un massimo di 12 mesi).
Vi è un’ulteriore tipologia di stage, valida per tutti i corsi di laurea, di natura facoltativa e che, a discrezione della commissione di laurea, potrà assumere valore ai fini della quantificazione del voto di laurea
Partendo dall’analisi dei dati attuali sul grado di soddisfazione dei tutor aziendali per tirocini curriculari, suddivisi per Dipartimenti e per Corsi di studio degli ultimi anni accademici (cfr. le tabelle pubblicate sul sito di Unibs alla pagina «Risultati dei questionari sulla soddisfazione di enti e imprese» e quella relativa all’a.a. 2016/2017 riportata in Appendice) si riscontrano valori medi tendenzialmente alti per i corsi del DiGi, ma suscettibili di ulteriore miglioramento. Anche attraverso la Commissione stage all’uopo costituita in seno al Dipartimento, il DiGi mira perciò ad incentivare e ottimizzare la funzione di cinghia di trasmissione fra periodo di formazione universitaria e professione, che verrà perseguita, nei prossimi anni, a partire dal momento della redazione del progetto formativo e monitorandone lo svolgimento, con una maggiore responsabilizzazione in tal senso del tutor universitario.
Infine, è previsto l’ampliamento del novero delle istituzioni/aziende convenzionate con l’Università, così da arricchire le possibilità di scelta degli studenti e di facilitare nuovi futuri sbocchi nel mondo del lavoro nel breve e medio periodo dalla Laurea.
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